A detta di molti è il
"Messi dei preparatori atletici". Professore di biomeccanica a Belgrado, Andreja
Milutinovic segue campioni in tutta Europa, da Luka Modric a Matthijs
De Ligt, da Ivan Perisic a Edin Dzeko e Gigi
Buffon, passando per Dusan
Vlahovic a cui è molto affezionato. E proprio del nuovo centravanti della
Juve - che ha conosciuto quando il bomber, a soli 15 anni, si era rivolto a lui dopo un infortunio al tendine - ha parlato ai microfoni di
Tuttosport, raccontandone aneddoti e "segreti".
"Sono rimasto letteralmente folgorato dalla sua
mentalità e dall'attitudine" racconta il preparatore. "Il primo giorno Dusan era molto timido, ma determinato. L'ho seguito nel corso del recupero dall'infortunio, e quando ho effettuato i classici test per verificare resistenza, forza e dati biometrici sono rimasto impressionato dai valori che esprimeva. Non solo aveva pienamente recuperato, ma i dati erano mostruosi".
Questione di mentalità, appunto: "
Ha sempre avuto un unico pensiero: diventare un numero uno, migliorarsi e vincere. Non lo spaventa il lavoro, non lo distraggono le pressioni.
Lui pensa sempre e solo al lavoro [...]. A un certo punto gli ho detto: questo sarà un periodo duro, dovrai faticare molto e potrebbe anche essere difficile per te. Per qualsiasi giocatore quella situazione poteva essere molto stressante. Sapete cosa mi ha risposto lui? "A che ora devo venire domani?". Gli ho detto: "Le 8". E lui si è presentato puntuale. Quando è arrivato stava andando via Perisic. Lui l'ha riconosciuto e mi ha chiesto: "Ma a che ora inizia lui, che alle 8 ha già finito?". "Alle 6.30", gli ho detto. E lui:
"Ok, domani vengo alle 6.30 anche io", e si è presentato alle 6.30 del mattino, con il sorriso sulle labbra e pronto ad allenarsi".
E ancora: "
Pensa come un trentenne. È la stessa cosa che ho colto in De Ligt. I due sono molto simili come personalità e carattere: vogliono vincere, hanno in testa solo quello e pensano che per arrivare a vincere sono necessari lavoro e sacrifici.
Vlahovic ha qualcosa in comune anche con l'attitudine di Buffon [...]. Il miglior Vlahovic non l'abbiamo ancora visto. Il suo fisico non ha ancora completato lo sviluppo e il meglio lo darà fra un paio di stagioni [...]. La Juventus ha preso un campione che potrebbe essere longevo come Buffon. Gli ho parlato anche ieri, era felice.
Pressione? Non per lui. È entusiasta della Juventus e del centro sportivo. Mi ha detto: "Ho in testa due cose, migliorarmi e vincere"".