Timothy Weah ha la propensione a giocare avanti, così come l'aveva Cuadrado, ma la Juventus presenta il nuovo acquisto come terzino destro. Non si faccia illusioni: giocherà dietro con licenza di ripartire. E' più giovane del colombiano, forse riuscirà a fare le due fasi, fissazione principe di Allegri: tutti dovrebbero fare le due fasi, tutti dovrebbero essere Mandzukic.

Vlahovic, nella Fiorentina rientrava fino a 5 metri dall'area avversaria (fuorigioco permettendo) ora arriva a 5 metri dalla sua area. Idem Kostic, lo stesso per Iling. Anche Rabiot si vede spesso non lontano dal suo portiere. Fagioli dà il meglio di sé da mezzala, non da incontrista, ma anche lui deve retrocedere assai. Il risultato è che questi giocatori arrivano, troppo spesso, spompati in attacco. Poco lucidi, tirano fuori, crossano in tribuna, sbagliano l'ultimo passaggio.

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La conferma di Rabiot, voluta da Allegri, non basta a migliorare un centrocampo problematico, lento e bloccato. Ci vorrebbe quella rapidità che non è assicurata né da Locatelli, né dal francese. Frattesi o un centrocampista di scatto sarebbero, quasi sicuramente, una soluzione per quella zona nevralgica del gioco. Anche Rovella, che dimostra indubbia razionalità e una certa grinta potrebbe essere un ottimo comprimario. Potrebbe, forse, anche fungere da regista arretrato a patto di avere compagni che dettino il passaggio in profondità e non restino timorosi sul posto, dopo aver passato il pallone.

Certo, è presto per giudicare un mercato e c'è sempre la tenue speranza di riavere un Pogba rigenerato, ma la figura davvero necessaria alla Juve sarebbe quel centrocampista di lotta e di governo che latita da anni.