Stefano Braghin, a JTV, ha parlato della Juve Women. 

BUONA GARA - "Siamo stati meno propositivi, più subito le loro iniziative per merito loro. Squadra fortissima, ma all'andata abbiamo dimostrato di essere più vicini a loro. Non credo che la distanza sia grande come un tempo, ma resta grande. Dovremo crescere in coraggio e approccio alla gara. Abbiamo concesso errori individuali che questa squadra non commette e non concede. Buona esperienza, ma anche tante cose che ci fanno riflettere sui prossimi passi del nostro cammino". 

NUOVO FORMAT - "Intanto per arrivare alla fase a gruppi bisogna passare due turni e noi non siamo teste di serie. Non è così scontato che li passiamo. La fase a gruppi è un buon traguardo, ma noi dobbiamo ancora qualificarci. Se ci qualificheremo per la Champions, dovremo fare due turni. Cammino lungo e ci sono naturalmente tante cose da registrare e tante altre da tenere buone. Abbiamo indicazioni positive, l'amarezza non deve cancellarle ma neanche illuderci". 

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LAVORARE - "Di positivo ha lasciato che, per larghi tratti dell'andata, abbiamo giocato un calcio valido, all'altezza delle migliori al mondo. In fase difensiva anche bene. Negativo? Se ci concentriamo per non concedere nulla, non siamo pericolosi. Le squadre forti riescono ad attaccare con la stessa importanza. Dobbiamo rinunciare completamente a una fase e così quasi sempre si perde". 

FUTURO - "Gli stimoli ci sono dal 2017 e devono esserci per sempre. Abbiamo una missione precisa in Italia, portare a casa la competizione a cui partecipiamo. Lo stimolo deve essere quello di portare a casa il risultato nei confini nazionali. Dobbiamo alzare la qualità individuale ed essere più fortunati all'urna. Il primo tiro all'ottantasettesimo deve farci riflettere. Vince chi fa gol. Plauso alle ragazze, fino all'ottantottesimo erano in partita, lavoriamo come dobbiamo sempre fare tutti i giorni. Il club ci dà tutto e questo tutto ce lo dobbiamo meritare".