LE VITTORIE - "I titoli fanno piacere ma la constatazione della competitività in tutte le annate è il segnale del buon lavoro. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è la crescita delle giovani in modo che possano arrivare in prima squadra. Come Arcangeli o Beccari che hanno debuttato in A e in Champions".
IL SETTORE GIOVANILE - "L’Under 12 è l’entusiasmo, l’Under 15 la passione, l’Under 17 il talento e l’Under 19 la qualità. Noi replichiamo in tutto e per tutto la gestione del settore maschile: 16 ragazze arrivano da fuori regione, vivono in convitto e sono seguite da due tutor. Frequentano il Liceo al J college in quanto cultura e autonomia critica sono fondamentali per la loro crescita. Quest’anno sei di loro hanno superato la Maturità".
L'INCARICO - "Non avevamo squadra, allenatore, campi. Quando Marotta mi diede l’incarico ho pensato subito a Rita Guarino: aveva grande considerazione nel movimento, lei sarebbe stata la garanzia del nostro progetto. La chiamai e le dissi che aveva un’ora di tempo per accettare. Nella storia della Juve lei è stata la pietra miliare e poi è di Torino: la Juve è un marchio globale ma le sue radici rimangono nella nostra città"