Quello tra Sara Gama e la Juventus è un amore destinato a durare anche oltre la carriera da giocatrice. Il capitano delle Women ha 31 anni e quasi un anno fa ha firmato il rinnovo fino al 2022, un anno in più rispetto alle compagne di squadra. Poi per il difensore si prospetta un futuro dietro la scrivania, da dirigente bianconera. Una soluzione che non dispiace la Gama, che sorride pensando a questa ipotesi: "Ho studiato, sono laureata in lingue e sono andata all'estero per affinarle - ha raccontato in una diretta Instagram, con lo shef Davide Oldani - Sono già nel consiglio federale, quindi mi interesso molto a quello che si muove nel mondo del calcio. Mi piacerebbe proseguire su questa strada, perché nel femminile c'è tanto da fare e vorrei restituire quello che mi è stato dato. Le esperienze all'estero hanno aiutato ad aprire la mente".

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MODELLI - Idee chiare e motivazioni a mille, Sara vuole dare il suo contributo per continuare a far crescere il movimento femminile arrivando al livello degli altri Paesi puntando a diventare come gli Stati Uniti: "Al mondiale abbiamo sentito la differenza con gli Usa. Nella finale contro l'Olanda hanno mostrato una strapotenza e un livello superiore: non ci deve sorprendere, negli Usa fin dl 1972 si destinavano fondi alle università in base allo sviluppo dello sport femminile". Su questo l'Italia è ancora indietro, di strada ce n'è da fare e il difensore della Juve si candida per tracciare la retta via. Prima però vuole continuare a divertirsi e vincere in campo, aspettando di capire quando si potrà ricominciare a giocare: "Per noi il fattore del pubblico era importante, oggi i tifosi sono sempre di più e il loro entusiasmo inizia ad avere un impatto importante. Nel maschile spesso la carica degli spettatori fa la differenza perché è considerato il dodicesimo uomo, un'emozione in più che ti fa trovare le energie".