Gianluca Zambrotta, doppio ex di
Juventus-Milan, presenta i temi della sfida di Supercoppa sulle pagine de
La Gazzetta dello Sport. A partire da
Cristiano Ronaldo: troppo facile annunciarlo come grande protagonista della partita? “E infatti io volevo dire che per quanto lui sia il simbolo di questa Juve, ci sono anche altri giocatori che vedo particolarmente bene”, spiega l’ex terzino: “Uno è
Chiellini, l’emblema di questa squadra che non molla mai, che non molla nemmeno un centimetro. E sotto l’aspetto più pratico dico
Dybala, che tecnicamente può fare la differenza”. E fra i rossoneri? “A meno che il mercato non combini brutti scherzi, spero nella rinascita di Higuain. Mi auguro che torni subito a essere quello del Napoli e della Juve. Ma credo molto anche in Cutrone, che è una pedina fondamentale per questa squadra”.
SU CANCELO - “Oggi il ruolo del terzino è molto offensivo per natura, e alla Juve ancora di più. Lui interpreta benissimo il ruolo, ha tantissima qualità e personalità. E’ una pedina fondamentale per la Juve. Anche Spinazzola è da Juve, è una rosa con terzini di alto livello”.
SUL RAPPORTO TRA ALLEGRI E GATTUSO - “Diretto, ottimo. Non ricordo cose strane. Max è sulla cresta dell’onda, è uno fra i tecnici dei top club più ricercati e ha raggiunto traguardi importanti. Ha fatto ulteriormente crescere un gruppo già forte e ha gestito alla gran de l’arrivo di uno come Ronaldo. Davvero non gli si può dire nulla”.
SU HIGUAIN - “Se un giocatore non si trova bene nel club in cui sta, poi è difficile convincerlo del contrario. Non credo che un eventuale gol, anche se fosse quello decisivo per la vittoria, cambierebbe le sue prospettive, se il Pipa ha davvero già fatto una scelta”.