Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, è intervenuto ai microfoni de La Nacion, dove ha parlato della stagione vincente della squadra nerazzurra e di tanti aspetti interni al club. Questo uno stralcio del suo intervento, riportato da calciomercato.com
CONTE - ""Come lo valutano i tifosi bianconeri e nerazzurri? Penso che al tifoso della Juve non piaccia che abbia portato l'Inter a vincere un titolo. Il tifoso dell'Inter, all'inizio, sicuramente lo aveva un po' studiato, ma credo si sia subito reso conto, dal modo di lavorare di Antonio, che l'uomo si sarebbe impegnato completamente. Al di là del fatto che Antonio ha giocato tanto per la Juventus, da quando è arrivato all'Inter, non è passato giorno senza pensare al 100% su come migliorare la squadra. Qui si dice che "ha sposato la causa", ha abbracciato la sfida, ha accettato questa sfida come un uomo interista al 100%".
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RICORDI IN CAMPO - "Immagina... con la rivalità tra Inter e Juventus, e poi giocavamo nello stesso settore, a centrocampo, ci siamo incrociati mille volte in mille partite, ma non abbiamo mai avuto problemi. Ci  siamo sempre trattati con grande rispetto. Era intenso, viscerale, ma faceva il suo gioco, non gli interessava nient'altro. Aveva un carattere e una personalità, ma non era alla ricerca di conflitti"
PROBLEMI FINAZIARI - "I problemi finanziari continuano. E potrebbero volerci un paio d'anni per ritrovare l'equilibrio. Bisognerà che la gente torni negli stadi, perché tu come istituzione possa accontentare gli sponsor. Solo quando torneremo alla normalità cresceremo di nuovo. Ho letto che le perdite dell'Inter ammontavano a 102 milioni di euro, e direi anche un po' di più. Oggi la situazione è complicata, non c'è motivo di nasconderla, ma almeno abbiamo la felicità di aver vinto il campionato. Anche se questo deve essere il punto di partenza per fare il passo successivo. Sarà però necessario essere molto chiari sulla strada da seguire"
SUPERLEGA - "E' durata così poco. La risposta è stata data dai tifosi di calcio. E non solo i tifosi dei 12 club fondatori, ma tutti gli appassionati di calcio. È stato un errore e bisogna imparare dagli errori. Questo è stato un errore, senza dubbio, ma sicuramente aiuterà la FIFA, la UEFA e tutte le principali organizzazioni calcistiche, insieme ai club, a riunirsi e cercare di trovare soluzioni per migliorare il calcio"