GLI INIZI - "il percorso di Fabio parte da ben più lontano rispetto alle scorse tre stagioni con me, dal momento che è alla Juventus da quando ha otto anni. -. Il merito della sua esplosione è della società, che l'ha forgiato e coccolato lungo tutto questo tempo. Negli ultimi anni, semplicemente, è arrivata quella crescita fisica che gli ha permesso di iniziare ad affacciarsi al mondo delle prime squadre, ma le doti fuori dal comune erano lampanti già in precedenza".
PSG - "Vederlo sfidare mostri sacri come Neymar e Mbappé fin dal primo minuto, per certi versi, sarebbe una sorpresa. Ma Fabio ha evidenti qualità e, forse ancor più importante, una spiccata personalità: con queste doti, secondo me, può giocare ovunque e contro chiunque".
RUOLO - "Penso sinceramente che possa ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: il fatto che lo scorso anno in Under 23 l'abbia impiegato per lo più in una mediana a due racconta molto sulle sue qualità e sulla sua capacità di adattamento. Si smarca molto bene, sa giocare con i compagni e fa sempre le scelte giuste: il ruolo specifico, per un ragazzo così giovane e con così tanti margini, è davvero relativo".
FUTURO - "Fabio ha il calcio nel sangue, ci sono tutte le possibilità di essere di fronte a un grande talento. Sono convinto che si ritaglierà il suo spazio, soprattutto se continuerà a giocare con la sicurezza mostrata finora: non solo in Serie A in generale, ma proprio nella Juventus. Gioca già in una delle squadre più forti al mondo e può fin da subito diventare il protagonista di un’ottima stagione".