Come ricorda calciomercato.com: “Quando Dusan Vlahovic segna, la Juve vince (quasi) sempre: sei gol in cinque partite in questa stagione, quattro vittorie e un pareggio per i bianconeri in quelle occasioni. Quando la Juve non vince, Vlahovic non segna”. Dusan e la Juve, entrambi a percorrere lo stesso binario di una montagna russa, su e giù senza riuscire a trovare continuità.
Vlahovic è stato messo al centro del progetto, l’uomo del presente e del futuro bianconero. Dybala ne sa qualcosa. Anche il mercato estivo lo dimostra: Kostic e Di Maria le armi per innescarlo, dopo le difficoltà della passata stagione. Eppure il problema resta. Troppo facile, però, fare lo scaricabarile sulle spalle del numero 9: è vero, sbaglia tanto a livello tecnico, non è Higuain, non è quella punta che sa fare da raccordo tra centrocampo e attacco. E’ altrettanto vero, però, che sia un finalizzatore micidiale, uno da medie altissime, una cattiveria fuori dal comune. Vlahovic non funziona, ma attenzione a puntare il dito, perché il problema è più complesso e complessivo, e se si fallisce nell’esaltare le sue qualità, il fallimento è totale.