È di questi giorni l' annuncio di Fabio Paratici, responsabile tecnico della Juventus, a proposito della lista dei 25 giocatori da consegnare all'Uefa in vista della prossima Champions: "Possiamo iscrivere 21 giocatori più 4 local player: quest' anno ne abbiamo solo uno, per cui ne iscriveremo solo 22". Parole che tentano di gettare acqua sul fuoco dopo il grido d' allarme lanciato da Maurizio Sarri: "Dobbiamo fare sei tagli per la lista Champions, questo ci mette in difficoltà; è una situazione imbarazzante".
Ebbene: avendo in rosa un solo giocatore formatosi per 3 stagioni nel vivaio, e cioè Pinsoglio, la Juventus più iscrivere soli 22 giocatori. Un guaio grande; perché se oltre a Pinsoglio nel suo vivaio fossero cresciuti, poniamo, Bernardeschi, Buffon e Chiellini, nella lista dei 17 free si libererebbero 3 posti per giocatori ritenuti ora in esubero; e Sarri potrebbe utilizzare in Champions calciatori che oggi rischiano di essere estromessi come Mandzukic, Matuidi, Rugani, Emre Can o altri ancora.
Ebbene, sapete quali sono i club ai primi due posti? Barcellona e Real Madrid. Il Barça ha 69 giocatori cresciuti nella sua cantera sparsi nei 5 più importanti tornei ma ne ha conservati diversi per sé, da Messi a Piquè, da Busquets a Rafinha, da Jordi Alba a Sergi Roberto. Campioni iscrivibili alla voce local player e che liberano il posto, tra i 17 free, ad altri campioni. Al 2° posto c' è il Real Madrid, al 3° il Lione, al 4° il Manchester United mentre il primo club italiano è la Roma (18^), seguita da Atalanta (19^), Milan (26°), Inter (31°) e Empoli (41°).
Dimenticavamo: la Juve era la squadra più vecchia dell' ultima Champions con l' età media di 29,53 anni. E non c' era Buffon, rientrato all'ovile. È buona programmazione? Come si dice in questi casi: va tutto ben Madama (con la M maiuscola) la marchesa!"
Di Paolo Ziliani per Il Fatto Quotidiano